Rilevare il perenne stato di degrado in cui versano le numerose aree verdi della nostra Polistena, lascia sempre con l’amaro in bocca. Quando poi i lavori di pulizia e le operazioni di giardinaggio necessarie vengono effettuate alla rinfusa, senza l’adeguata strumentazione, con una gestione “a comando”, il risultato è abbastanza desolante.
Come è possibile che uno dei comuni più importanti della Piana non riesca a manutenere e a curare il proprio territorio a regola d’arte? Quali sono i problemi principali nella manutenzione delle aree a verde e come risolverli? Come migliorare il servizio al punto da diventare un esempio di virtuosismo?
Nel seguente articolo proverò a delineare un modello esclusivamente rivolto alla gestione delle aree verdi, ma i cui principi possono essere sfruttati in altri ambiti.
Outsourcing o gestione interna?
Prima di addentrarsi nelle caratteristiche del servizio di pulizia e manutenzione delle aree a verde, è necessario chiedersi se sia meglio esternalizzare il servizio o mantenere la gestione interna.
L’esternalizzazione del servizio può rappresentare un’alternativa interessante. L’affidamento dei servizi di facility management ad un privato solitamente porta ad un minor costo per l’ente, un miglior servizio per la cittadinanza e innovazione, soprattutto se alla base dell’accordo è presente un contratto ben fatto, con tanto di penali per servizi non erogati e utilizzo di sistemi informatici per la rendicontazione degi interventi. A questi vantaggi si aggiunge il fatto che l’ente avrebbe la possibilità di impiegare le risorse umane non più impegnate nel servizio di manutenzione delle aree verdi in altre attività importanti per il Comune.
Nonostante i vantaggi dell’outsourcing, in questo caso specifico è preferibile prevedere una gestione interna del servizio. La gestione e la manutenzione del verde pubblico rappresenta un’attività core per ogni comune, a maggior ragione per Polistena che ne possiede un numero importante.
L’alternativa della gestione esterna resta comunque molto valida, ma da valutare approfonditamente attraverso un’analisi make-or-buy, analizzando le necessità di impiego anche aggiuntivo di risorse umane e materiali e soprattutto la capacità finanziaria dell’ente.
La configurazione ideale per il nostro comune è, a mio modesto parere, la gestione interna con le caratteristiche della privata. Per mirare all’eccellenza del servizio, dunque, bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti fondamenali, richiesti anche negli appalti ai privati e contenuti nei Criteri Minimi Ambientali:
-Programmazione del servizio;
-Formazione degli addetti;
-Utilizzo di software per il tracciamento delle attività;
-Divieto di utilizzo di sostanze nocive per l’ambiente e regolamentazione dell’utilizzo di fitosanitari;
-Utilizzo di diserbanti naturali;
-Utilizzo di attrezzatura elettrica, a batteria e poco rumorosa;
-Utilizzo di DPI certificati;
-Censimento e monitoraggio dello stato di salute del patrimonio arboreo;
Di seguito verranno approfonditi alcuni punti sopra riportati.
La Programmazione: un nuovo paradigma
Il fulcro di questo nuovo paradigma di gestione del verde pubblico, è sicuramente la programmazione degli interventi. Questo cambio di approccio rispetto alla gestione “a comando”, porterebbe da subito dei grandi benefici:
- Accuratezza: i manutentori conoscono con certezza e per tempo la piazza o il parco in cui intervenire, quali azioni effettuare, con quali strumenti e quanto tempo impiegherà: ciò comporta un risparmio di tempo e risorse, oltre che un intervento più preciso ed efficace;
- Certezza dell’intervento: Se in un luogo non vengono effettuate tutte le attività programmate per quel giorno lavorativo, è possibile tenerne traccia e schedularla al più presto per evitare dei disservizi, come la caduta “accidentale” di alberi, siepi incolte, erbe infestanti, cestini sporchi, ecc;
- Condivisione con la cittadinanza: Grazie alla condivisione del programma degli interventi, i giorni e le attività che verranno effettuate, i cittadini verranno responsabilizzati e potranno contribuire alla pulizia della città anche attraverso semplici segnalazioni.
Di seguito viene riportato un esempio di programmazione della frequenza degli interventi in alcune aree verdi della città, che, dopo l’approvazione definitiva, verrebbero calendarizzate nell’anno. Ovviamente il piano completo deve essere realizzato da un Agronomo, tenendo conto delle caratteristiche peculiari di ciascuna area verde, della programmazione degli eventi cittadini (Eventi dell’estate culturale, celebrazioni religiose come i riti e le tradizioni della Settimana Santa, iniziative di associazioni ecc.).

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All’interno dell’esempio di programmazione mancano l’applicazione di fitosanitari e l’irrigazione. La prima attività viene tralasciata in quanto competenza di una figura professionale specifica. L’irrigazione non viene menzionata in quanto sarebbe necessario, oltre che economicamente vantaggioso, installare un’irrigazione automatica. Inoltre, nelle gare di appalto, in base ai CAM, le stazioni appaltanti devono inserire nella documentazione di gara la seguente richiesta: “L’irrigazione del terreno su cui sono coltivate le piante è svolta utilizzando impianti dotati di adeguati sistemi di misurazione del fabbisogno idrico del terreno, di controllo dell’acqua erogata e di allarmi in caso di guasto.”
Formazione
Per eseguire un servizio al meglio, è necessario impegnare la forza lavoro in una specifica formazione, al fine di conseguire l’attestato di Manutentore del Verde.
Oltre ai benefici sulla qualità del servizio, puntare sulla formazione permette di valorizzare la figura dell’operaio comunale, che diventerebbe a tutti gli effetti un esperto della manutenzione del verde. Un corso quanto il più possibile completo di manutentore del verde mira all’acquisizione non soltanto delle competenze relative alla manutenzione e conservazione, ma soprattutto alla progettazione di nuove aree verdi.
Considerando la mole di competenze acquisite, con una squadra di manutentori esclusivamente dedicata alla cura e conservazione delle nostre aree verdi, si eviterebbero alcuni spiacevoli inconvenienti, come l’abbattimento delle storiche Palme in piazza della Repubblica, la caduta accidentale di alberi e rami secchi, l’appassimento di fiori e piante, e tutte le altre situazioni che comportano oltre che un disagio per gli utenti, un impegno più o meno oneroso per le casse pubbliche.
La formazione di una squadra di operai esperti dunque, rappresenta un investimento per il decoro e la vivibilità della città.
Rispetto dei Criteri Minimi Ambientali
Un ottimo servizio di manutenzione del verde, non può non aderire ai Criteri Minimi Ambientali (CAM) stabiliti dal Ministero, e che è possibile scaricare al seguente link: https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/GPP/2020/guri_dm_63_del_2020_verde_002.pdf
Di seguito riporto gli aspetti a mio avviso più interessanti e in cui al momento il comune di Polistena sembra essere deficitario:
-Impiego di tecniche e tecnologie di risparmio idrico e di razionalizzazione della risorsa idrica come l’implementazione di un sistema idoneo per la raccolta, il recupero e la ridistribuzione delle acque piovane adeguatamente dimensionato e impianti di irrigazione ad elevata efficienza di distribuzione (impianti a goccia);
-Utilizzo di attrezzature a batteria o ad altra tecnologia che ne riduca le emissioni inquinanti o i consumi energetici.
-Presenza di un piano di gestione fitosanitario;
-Censimento del verde di (almeno) Secondo livello, che prevede l’individuazione all’interno delle aree verdi della posizione e delle caratteristiche delle alberature, in modo da permetterne un monitoraggio efficace ed attento. Allo stesso modo è opportuno in questo secondo livello rilevare gli attrezzi ludici e quelli sportivi all’interno delle aree gestite, anch’essi oggetto di ispezioni periodiche per garantire la sicurezza per i fruitori
Conclusioni
La riorganizzazione del servizio di manutenzione del verde che ho provato a delineare in base alla mia esperienza lavorativa, non può che essere solo una bozza generale, che, come già acennato, deve essere approfondita e corretta da un esperto del settore come un Agronomo. Non vi è dubbio che l’organizzazione del servizio tenendo conto di tutte le cose scritte fino ad ora possa rappresentare una spesa importante per l’ente. Reputo tuttavia che si tratti piuttosto di un investimento necessario oltre che urgente, affinchè il nostro amato paese possa tornare ad essere il giardino di un tempo, come testimoniato da alcune foto di qualche decennio fa.